Con la
Carta delle Nazioni Unite (1945) e la Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani (1948) si è aperta una nuova era nella storia dell'umanità. Il principio
secondo cui "il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri
della famiglia umana e dei loro diritti, eguali e inalienabili, costituisce il
fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo" prende
il posto del principio di sovranità degli stati. Ha così inizio una rivoluzione
copernicana nell'ordinamento internazionale: la dignità umana come il sole al
centro del sistema, l'etica universale recepita dalla norma giuridica che se ne
fa traghettatrice nei vari campi, a cominciare da quello della politica. La
globalizzazione dei diritti ha preceduto la globalizzazione in atto nei vari
campi, esiste quindi la 'bussola globalizzata' per rispondere, in corretto
rapporto di scala, alle sfide del governo della globalizzazione. Quanto
proclamato dalla Dichiarazione Universale è il risultato di un processo carsico
della civiltà del diritto: i vari percorsi costituzionali, separatamente
realizzati dagli stati nel corso dei secoli, sono emersi in superficie
confluendo nell'alveo di un nuovo Diritto internazionale che esalta la vita
delle persone e l'eguaglianza dei diritti fondamentali. La Dichiarazione
Universale è all'origine di un folto gruppo di convenzioni giuridiche e
protocolli che costituiscono il corpus organico del vigente Diritto panumano.
Per l'effettività di questo operano organismi specializzati a livello
internazionale, nazionale e locale: dal Consiglio diritti umani delle Nazioni
Unite alle Corti regionali (europea, interamericana, africana), dall'Alto
Commissario delle Nazioni Unite alle Commissioni nazionali per i diritti umani.
Le organizzazioni di società civile con finalità di promozione umana si stanno
appropriando del nuovo Diritto, facendone il perno della loro legittimazione,
formale e sostanziale, ad agire dentro e fuori degli stati di appartenenza. Il
volume intende offrire una chiave di lettura per così dire architetturale di
una realtà giuridica vasta, complessa, fortemente innovativa.
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