lunedì 29 settembre 2014

CONSIGLIO - Il cecchino paziente di Arturo Pérez (Rizzoli)



Un appassionante duello di intelligenze, un gioco di specchi tra cacciatori e prede, tra schermitori che cercano il fianco debole dell’avversario. Ad Alejandra Varela, detta Lex, specialista in arte urbana, piacciono le donne, e non ne fa mistero. Ma ora che ha perso la sua compagna, Lita, non le resta che il lavoro. Un incarico editoriale la mette sulle tracce di Sniper, uno dei writer più famosi al mondo, un ribelle apparentemente indomabile, protagonista di “interventi” ben oltre i limiti della legalità, con conseguenze in qualche caso fatali per i giovani che chiama all’azione. Quasi nessuno ne ha mai visto il volto, nessuno conosce la sua vera identità. Un artista? Lui dice di non esserlo, ripete che i suoi “pezzi” sono “guerriglia urbana”. Eppure, se qualcuno lo convincesse a esporre le sue opere e a farne un libro, sarebbero in molti ad arricchirsi. Almeno all’inizio, è per questo che Lex lo insegue da Madrid a Lisbona, da Verona a Napoli, immergendosi sempre più nel mondo dei “graffitari”, nei loro codici e nei loro valori. Anche qualcun altro, però, sta cercando Sniper, con tutt’altre intenzioni. E pedina Lex per arrivare fino a lui. Quello che allora si scatena è un appassionante duello di intelligenze, un gioco di specchi tra cacciatori e prede, tra schermitori che cercano il fianco debole dell’avversario. E poi colpiscono. Sempre. Perché “il Fato è un cacciatore paziente” che non perdona. Mai.

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