mercoledì 19 febbraio 2014

CONSIGLIO - IO E L'ILVA, MONOLOGO METALMECCANICO di Giuse ALEMANNO (Lupo editore)



Il mestiere delle parole e il mestiere di acciaio si incontrano e si scontrano in un ‘Monologo metalmeccanico’ scritto da Giuse Alemanno, che lavora presso l’Ilva di Taranto, per confermare il suo vigore di narratore. Tuttavia, le sue parole si ergono sopra gli schemi drammatici e raggiungono uno straordinario esempio controcorrente di impegno culturale e civile, ironico, lucido ed emotivo.

Nato a Copertino, 11 febbraio 1962, ha iniziato la sua carriera con Racconti Lupi (Filo Editore, 1998) seguito da Solitari (Filo Editore, 2001); Terra Nera - romanzo perfido e paradossale di cafoni e d'anarchia (Stampa Alternativa, 2005); Le vicende notevoli di Don Fefè, nobile sciupafemmine e grandissimo figlio di mammaggiusta, e del suo fidato servitore Ciccillo (I Libri di Icaro, 2009); con Fulvio Colucci Invisibili – vivere e morire all'Ilva di Taranto (Kurumuny, 2011). È stato vice-direttore de "La Voce del Popolo".
Ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro di scrittore.

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