È una sonnacchiosa
domenica estiva nelle campagne del Basso Piemonte, quando la sacrosanta quiete
pomeridiana di casa Morbelli è interrotta da una visita inaspettata. Si tratta
dei nuovi vicini, ansiosi di presentarsi come si deve: si sono appena
trasferiti da Genova al casolare lì sotto, appartenuto a un loro parente, il
signor Merello, morto qualche tempo prima in circostanze un po' strane. Alla
curiosa Nadia Morbelli basta questo particolare per drizzare subito le antenne:
il signor Merello morto per avvelenamento da funghi? Ma se quell'anno sulle
colline della zona di funghi non se n'è visto manco mezzo! Impossibile
resistere all'istinto di ficcanasare, soprattutto quando salta fuori che
Merello teneva in casa ben tre quadri di Depero nonostante facesse la fame. Se
si aggiunge che in origine i Depero erano quattro e che adesso uno è esposto in
una nota galleria di Zurigo, i conti proprio non tornano. Testarda come un mulo
e col suo solito piglio impertinente, Nadia è decisa a vederci chiaro. Tra una
degustazione di vini pregiati e una cena a base di succulenti piatti liguri che
farebbero capitolare anche un asceta, finirà dritta sul luogo di un altro
delitto. E in un mare di guai, per la disperazione dell'affascinante
vicequestore Prini, sempre più intimo amico. Un'altra morte misteriosa, un
altro caso appassionante per la redattrice genovese più irriverente che ci sia.
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