Nel mezzo di un'estate
svedese insolitamente torrida, l'attenzione dell'intera nazione converge sulla
tranquilla località di Växjö: Linda Wallin, vent'anni, brillante e attraente
allieva della scuola di polizia, è stata brutalmente uccisa nell'appartamento
di sua madre. Nella penuria di uomini dettata dalle vacanze estive, è il
commissario Bäckström, arrogante ed egocentrico imbroglione, a guidare
un'indagine serratissima. E se nella sua presunzione, Bäckström ritiene di
poter risolvere il caso affidandosi a un estenuante controllo del dna
dell'intera popolazione maschile del posto, fortunatamente la sua indolenza è
bilanciata dall'ottimo lavoro sistematico di poliziotti che, passo dopo passo,
con metodi più tradizionali riescono a mettere insieme i pezzi che portano alla
soluzione. Ma nel cinico mondo di Persson, popolato di avvoltoi d'ogni genere,
giornalisti a caccia di notizie, attorucoli in cerca di fama e pseudopsichiatri
più matti dei loro pazienti, la giustizia trionfa solo parzialmente. Il suo è
un romanzo impietoso ma assolutamente esilarante, dove il realismo più crudo è
sempre bilanciato da una comicità trascinante: con il nuovo caso per Johansson
e colleghi, Persson racconta in dettaglio come lavora - e a volte non lavora -
la polizia, dimostrando ancora una volta la sua profonda conoscenza del genere
umano e la sua capacità di trasformare magistralmente un classico caso di
omicidio in un'amara commedia di costume
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