È un freddo e piovoso mattino d'autunno,
quando una scena raccapricciante sorprende la domestica del Sostituto
procuratore Giovanni Mastropaolo: l'uomo giace nello studio della sua villetta,
la fronte bucata da un proiettile. Non ci sono segni di effrazione e gli
inquirenti rimangono sconcertati: l'omicidio non ha le caratteristiche tipiche
di quelli compiuti della malavita organizzata, ipotesi che sembrava la più
probabile, dato che la vittima era nota per le sue indagini contro la nuova
camorra pugliese. E così, anziché rivolgersi verso l'ambiente criminale, i
sospetti si concentrano su Francesco Prencipe, vicequestore, legato a Mastropaolo
da antichi rapporti di amicizia e di collaborazione professionale. Dopo un
drammatico interrogatorio, il funzionario viene accusato del crimine e
arrestato. A questo punto l'unico modo che Prencipe ha per non finire i suoi
anni in galera è quello di imbarcarsi in un'ardua battaglia giudiziaria per
dimostrare la propria innocenza. Ma nel processo che lo attende verità e
menzogna troppo spesso si intrecciano, separate da un sottilissimo filo...
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