sabato 9 maggio 2015

Anche la Puglia dovrà seguire la nuova agenda europea sulla sicurezza


Sono rimasta colpita da un pregevole intervento di Alberto Maria Gambino sul portale Diritto Mercato Tecnologia dove si fa riferimento alla nuova normativa europea in fatto di cyber crime, e contenuti violenti on line. Si legge infatti che  la Commissione europea ha sviluppato la nuova agenda sulla sicurezza per il nostro continente per il periodo 2015-2020, dove viene individuata la necessità di creare un unico organo centrale competente anti-terrorismo sotto la guida di Europol, con l’obiettivo - cito testualmente  - di “aiutare gli Stati membri a cooperare contro le minacce alla sicurezza” e “potenziare gli sforzi comuni di lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e alla criminalità informatica”.  Questo sarà uno strumento indispensabile per eliminare tutti quegli ostacoli tecnici circa le indagini penali online, in particolare su questioni quali la giurisdizione territoriale competente e le norme in materia di accesso a prove e informazioni prese on line. Si partirà forse dal luglio prossimo,  e proprio in seno ad Europol,  con la Internet Referral Unit (EU IRU), per un supporto concreto e fattivo circa l’identificazione e la rimozione dei contenuti violenti online. La Commissione sempre nel 2015 organizzerà un forum con le principali società informatiche contro il terrorismo in Rete sia fuori che dentro i social network come stabilito anche da alcune indicazioni presenti nelle Direttive 39 del 2013 e 40 del 2011.  Ritengo come operatore e garante del Diritto, che sia doveroso impegnarmi, acchè vengano recepite anche dagli organi istituzionali della regione Puglia, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, e gli organi competenti tutti, la normativa europea in fatto di sicurezza e lotta al terrorismo informatico, tenendo a mente la posizione della nostra regione potenzialmente a rischio di diverse minacce sotto più punti di vista. Ecco un ulteriore impegno per la nostra Puglia, come donna, come madre, come professionista che guarda anche alla sicurezza delle persone che vivono in questa splendida porzione d’Italia.
 (Francesca G. Conte)

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