Al di là di qualsiasi
previsione di bilancio, impegno di spesa, risparmio, spending review, tagli,
patti di stabilità, varie ed eventuali, un’istituzione pubblica, ne sono
assolutamente convinta, deve considerare nella massima attenzione il valore e
le istanze delle associazioni, e lo deve fare pensando di poter mettere in
campo tutte quelle pratiche e tutte quelle tutele politiche e istituzionali che
consentono a questi particolari attori sociali di valorizzare e potenziare al
massimo tutto il loro know out umano e tutto il loro capitale sociale, umano.
Quando parliamo di associazioni parliamo di un valore particolare, quello delle
persone che operano per il benessere della comunità di riferimento, favorendone
la promozione in tutti quegli ambiti dell’essere sociale, comunità,
cittadinanza nell’ambito dello sport, della cultura, della disabilità, della
Terza Età, dell’assistenza sanitaria. Si tratta di un valore intangibile certo,
se lo si guarda sotto un’ottica di mercato, ma che non ha valore sul piano umano.
E molto spesso le associazioni nel portare avanti i loro obiettivi statutari,
si trovano a dover gestire difficoltà economiche, o di mezzi per finanziarsi e operare al meglio.
Sono convinta che tutte le associazioni di questa splendida regione debbano
avere spazi per le loro attività usando quella porzione di patrimonio pubblico
spesso ampiamente poco utilizzato; debbono poter essere coordinate al meglio
tra di loro rispetto al segmento proprio di operatività; debbono vedere
maggiormente e pubblicamente riconosciuto il loro lavoro; debbono essere
favorite nell’accesso ai fondi pubblici italiani e comunitari a loro destinati;
debbono essere formati a produrre anche quel plus economico, proprio come se
fossero delle aziende, per dare il massino ed essere il massimo nel loro
settore. Per costruire una Puglia migliore il mio impegno per e con le
associazioni di Puglia! (Francesca G. Conte)
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